Ciao a tutti....
Ci sono dei momenti nella nostra vita che bisogna staccare.....bisogna buttarsi in altre cose per potersi riprendere mentalmente.
Il mio é durato quasi quattro anni....ed ora sono tornato con una gran voglia di ricominciare a pescare e costruire.
Ho riaperto il mio armadio ed ho tirato fuori tutto quello che avevo......sorpresa !!!
Quanta bella roba :-) e che meraviglie di mosche ed attrezzatura.
Ho rispolverato i miei libri, le mie canne i mulinelli e le code, mentre venivo travolto da un milione di ricordi e momenti magici.
Eccomi sono tornato.....sul blog....e nella pesca :-)
Le miei due costruzioni dopo quattro anni....la mano é ancora quella :-)
A presto ;-)
Hello everyone ....
There are moments in our lives that we must detach ..... you have to throw in other things to be able to resume mentally.
My lasted almost four years .... and now I'm back with a great desire to start and build a fish.
I opened my closet and pulled out everything I had ...... surprise !!!
How much good stuff:-) and that the wonders of flies and equipment.
I dusted off my books, my rods and reels tails, while I was overwhelmed by a million memories and magical moments.
Here I am ..... I'm back on the blog .... and fishing-)
The My two buildings after four years .... my hand is still that-)
See you soon;-)
La Foto della Settimana
domenica 21 settembre 2014
Sono Tornato (I'm back)
Pubblicato da Sergio alle 2:33 AM 0 commenti
martedì 13 maggio 2008
Carpe..diem..
Il video della cattura,i commenti dei bambini e che ....squadra..!
Pubblicato da Sergio alle 9:53 AM 0 commenti
domenica 4 maggio 2008
La Stagione é cominciata...
Eccomi a raccontare l'ennesima cattura, oggi meraviglioso pomerigio e con i miei figli mi sono diretto al lago sotto casa. Dopo una settimana di sole ero convinto che qualcosa si doveva muovere, arrivato vedo un amico alle prese con una bella cattura, bene penso oggi mi diverto. Smonto l'attrezzatura dalla macchina, assemblo una 10 piedi coda 7 e monto un egg fly e lancio. Dopo una mezzoretta grazie hai polarizzati scorgo una sagoma che si muove di poco sotto la superficie, lancio e pochi secondi sparisce il segnalatore....é lei...la signora Carpa... e che signora.... Mia figlia prontamente prende la digitale ed... Meravigliosa nella sua livrea una Carpa Regina Ne metto un 'altra presa più da vicino oggi non una ma ben due digitali a mia disposizione Non sarà l'unica, mia figlia, la grande mentre si cimentava nella sua prima esperienza di Pesca a mosca ne perderà un'altra che stuccherà tutto....la Stagione comincia....Carpe arrivo..anzi arriviamo!!!!
Pubblicato da Sergio alle 1:42 PM 0 commenti
venerdì 2 maggio 2008
Carp on the fly
La mia passione per la pesca a mosca alle carpe é risaputa, girovagando sulla rete ho trovato questi filmati, spero che li troverete interessanti come li ho trovati io..
Eccone un altro molto interessante, per la presentazione dei dressing da usare come la Bread Fly..
Anche questo con l'utilizzo delle barche , si vedono le partenze e la combattività di questi meravigliosi pesci..
Anche questo molto bello pesca a mosca alla Carpa sui fiumi Americani
A Voi i commenti...
Pubblicato da Sergio alle 6:27 AM 0 commenti
giovedì 1 maggio 2008
La mia Prima Fario
La mia prima Fario fatta sul canale del Santa susanna nel reatino.
Emozione grandissima, essendo da solo e pensando di avere la digitale selezionata sulle foto ho scattato .... ed é uscito il filmato.
Molto caotico....ma d'effetto.
Altra foto che mostra una livrea stupenda..
Pubblicato da Sergio alle 9:59 AM 0 commenti
giovedì 27 marzo 2008
La Mosca e la Carpa
La pesca a mosca alla Carpa, sfatiamo la diceria che a Mosca si pescano solo le trote e niente altro….oltre oceano,ma anche in Spagna in Francia questa tecnica si usa per tutto ciò che si muove con le pinne e respira con le branchie.
Ma parliamo di Carpe…questo meraviglioso ciprinide che io adoro è un grufolatore, si nutre prevalentemente di tutto quello che trova sul fondo, ma non disdegna assolutamente le ninfe soprattutto le Dragonfly ovvero le nìnfe di libellula…..e non è l’unico.
E logico pensare, che faccia parte del menù di diversi pesci che popolano i laghi o le anse calme dei fiumi, quindi anche delle nostre amiche Carpe.
L’attrezzatura adatta è una canna da 10 piedi o 9 piedi , per una coda del 7 o 8 di tipo galleggiante (c’è chi usa anche le affondanti) , questo perché abbiamo a che fare con un pesce di tutto rispetto, combattivo e tosto nella sua difesa.
Terminale dello 0.20 o 0.18 di almeno 9 piedi (3,60 mt circa) diretto a cui attacchiamo la nostra ninfa di Dragonfly come queste
Imitazioni di diversa grandezza, che stanno funzionando alla grande, oppure delle imitazioni di esche ,di gran uso e conosciute come Mais,Pellet e Pane
Le sfere servono per l’appesantimento, comunque avendo usato entrambe le imitazioni che considero funzionali,visto le catture , preferisco quelle tipo Dragonfly, per una questione di naturalezza e realtà della pescata….che ci volete fare è la mia natura PAM.
La tecnica che uso è semplicissima, arrivato sulla sponda del lago comincio a lanciare una decina di manciate di Pellet per creare un fondo , si può usare anche il Mais o il Pane poi ad ogni lancio della nostra imitazione, si lancia una manciata di Pellet.
La Carpa è abituata a mangiare in caduta, una volta che alla sua portata trova l’imitazione il gioco è fatto.
Si fa un lento richiamo della coda e poi ci si ferma e così si continua…non è rapida l’azione di pesca ma vi assicuro che il tiro alla fune è assicurato.
Un accorgimento che uso è mettere (l’età incombe) il segnalatore sulla lenza posto ad una certa distanza sul filo in base al fondale che abbiamo di fronte.
Tutto questo è frutto dell’esperienza che mi sto facendo, ma sono pronto ad essere smentito senza nessun problema, chi porta esperienze nuove è ben accetto sempre .
Per ora sembrano gradire in pieno le mie imitazioni…….come si vede
Saluti a tutti
Pubblicato da Sergio alle 7:05 AM 1 commenti
domenica 10 febbraio 2008
simili a farfalle, quando sono in volo, si riconoscono per le lunghe antenne, per il corpo notevolmente più grosso di quello delle effimere ma soprattutto, per le ali che sono quattro e quando l’insetto è fermo sono disposte a due a due ai lati del corpo in posizione obliqua, vengono chiamati comunemente dai pescatori “Sedge” o “Caddis”. Il ciclo dei tricotteri passa attraverso quattro stadi: Uovo, Larva, Pupa, Imago. Una volta uscite dall’uovo, le larve si nutrono di alghe, possono essere anche onnivore e carnivore, per proteggersi si costruisco degli astucci usando materiali vari che cementano con una secrezione. L’ astuccio può essere di tipo “fisso” cioè costruito su oggetti che si trovano nel letto del fiume come sassi e legni, oppure “mobile” in quanto costruito attorno all’insetto che lo trasporterà nei suoi movimenti tenendo fuori torace e zampe. In questo stadio, gli insetti che hanno questi astucci vengono comunemente chiamato portasassi o portalegna a seconda del materiale usato. Solo due famiglie trascorrono la loro vita allo stadio di larva completamente libere: la Ryacophila e la Hydropsiche.
Quando si avvicina il momento della trasformazione in pupa le larve sigillano le aperture dell’astuccio quasi del tutto, lasciando solo minuscoli aperture per la circolazione dell’acqua. Le specie che vivevano allo stadio libero, Ryacophila ed Hydropsiche, solo a questo punto costruiscono degli astucci che ancorano alle rocce del fondo e nei quali si rinchiudono. Le larve rimangono così chiuse una quindicina di giorni durante i quali avviene la trasformazione da larva a pupa. Una volta avvenuta la pupazione, l’insetto che esce dall’ astuccio, rimane sempre un insetto acquatico, ma ha assunto, sia pure in abbozzo, tutte le caratteristiche dell’insetto adulto, le zampe, le antenne, la caratteristica forma del corpo, le ali. Una volta che la pupa ha rotto l’involucro ed è uscita, rimane senza protezione anche per diverse ore e nuota rapidamente servendosi delle zampe intermedie, fino a raggiungere un supporto solido su cui aggrapparsi ed in questo caso la schiusa avviene fuori dell’acqua. In altro caso nuota fino alla superficie ed emerge con la testa, poi rompe l’involucro sul dorso da dove fuoriesce l’insetto adulto. In rari casi la trasformazione avviene sul fondo del fiume e l’insetto adulto sale direttamente alla superficie.
Le schiuse avvengono prevalentemente di notte. “L’imago” o insetto adulto, a seconda della specie, possonovivere da poche ore ad un paio di mesi prima di essere pronto per l’accoppiamento. Come per le effimere la ricerca dei due sessi, avviene in volo. Anche le tecniche di ovodeposizione differiscono da specie a specie. Alcune si immergono e raggiungono il fondo per ancorare le uova ad un ciuffo di erbe o ad un sasso del fondo e poi riemergono facilmente aiutate da una bolla d’aria che hanno intrappolato nel cavo delle ali al momento dell’immersione, altre addirittura volano immergendo di tanto in tanto l’addome in acqua per lasciar cadere le uova,. Anche questo insetto rimane preda dei pesci in ognuno dei suoi stadi vitali
Pubblicato da Sergio alle 8:46 AM 0 commenti
Si tratta di insetti di piccole o medie dimensioni, gracili, con esoscheletro poco consistente e con colori smorti.Allo stadio adulto presentano delle caretteristiche inconfondibili, come le ali che vengono porttate erette sul corpo ed occhi ben sviluppati che nel maschio assumono dimensioni smisurate data la caratteristica di utilizzare solo la vista nella ricerca della compagna durante i voli nuziali. L’ordine degli ephemerotteri è diviso in una decina di famiglie che a loro volta si suddividono in una quindicina di generi e comprendono insetti di dimensioni variabili dai 22 mm della ephemera danica (mosca di maggio), ai 2-5 mm della caenis la più piccola. La loro vita si sviluppa attraverso 4 stadi, in particolare:
STADIO ACQUATICO
1.UOVO
2. NINFA
STADIO AERICOLO
3.SUBIMMAGINE
4. IMMAGINE
Dalla fuoriuscita dall’uovo, la ninfa ha durata media di vita che oscilla tra sei mesi e due anni. In questo periodo, l’insetto vive sempre sott’acqua respirando tramite le tracheobranchie, si nutre e cresce cambiando di tanto in tanto l’esoscheletro, un involucro esterno duro che ne costituisce lo scheletro e che cambiano di tanto in tanto con l’accrescimento.
NINFE SCAVATRICIGrazie alle forti mandibole scavano gallerie fra il fango e la sabbia del fondo dei fiumi.
NINFE PIATTELa loro forma larga e piatta gli da il nome, questo le aiuta a sopportare le correnti tumultuose e vivono aderendo alle pietre del fondo dei fiumi.
NINFE NUOTATRICISi spostano nuotando più o meno velocemente, vivendo generalmente nel muschio che si forma tra i sassi.
NINFE STRISCIANTINuotano raramente e lentamente, vivendo nei fondali fangosi o sabbiosi ricchi di detriti e per muoversi preferiscono camminare.
Una volta raggiunta la maturità ed in presenza di condizioni favorevoli, la ninfa di effimera si affaccia nel mondo aereo per il breve ciclo che la porterà nel giro di uno o due giorni, alla riproduzione ed alla morte. Il nome di effimere si riferisce, appunto alla breve vita dell’insetto adulto. Il momento fondamentale della vita dell’insetto si definisce schiusa ed alla sua straordinaria trasformazione nel corpo, perderà la capacità di nutrirsi (l’insetto adulto infatti non possiede che un malformato apparato digerente, al contrario dello stato ninfale) e perderà l’apparato respiratorio subacqueo a favore di un apparato respiratorio adatto all’aria aperta. Quando una ninfa è pronta per sfarfallare lo si capisce soprattutto dal colorito lucido e scurissimo delle sacche alari rappresentati da quegli astucci che appunto contengono un abbozzo di ali durante la vita acquatica dell’insetto.Diversi sono i comportamenti che le ninfe hanno in questa fase:Salgono in superficie per effetto di bolle d’aria che si creano nel corpo ancorandosi alla pellicola superficiale con la parte superiore del corpo. Rompendo l’involucro ninfale l’insetto esce direttamente all’aria. In altri casi l’insetto sale verso la superficie alternando nuoto veloce a pause durante le quali rimane perfettamente immobile. La trasformazione avviene nel modo descritto in precedenza. Altre ninfe si arrampicano erbe affioranti o su sassi o raggiungono la riva camminando sul fondo. In questi casi la trasformazione avviene fuori dall’acqua.Alcune si ancorano ad un sasso o all’erba del fondo, si trasformano in insetto alato e raggiungono camminando la riva o si lasciano trasportare verso la superficie dell’acqua.
I pescatori a mosca definiscono l’insetto che fuoriesce come insetto alato adulto “Dun”o “Subimmagine”. Nel giro di poche ore, l’insetto subisce un’ulteriore trasformazione assumendo finalmente tutte le caratteristiche dell’insetto finito: nel gergo piscatorio, “Immagine” o “Spinner”. Solo adesso l’insetto potrà cercare il proprio partner per l’accoppiamento, terminato il quale, i maschi moriranno, mentre le femmine ritorneranno sull’acqua per compiere l’ultimo atto della loro breve vita: la deposizione delle uova. Dopo questa ultima fase sopraggiungerà la morte e quindi l’ultimo stadio della loro vita definito “Spent”. I pesci si nutrono delle Effimere in ognuno di questi stadi.
Pubblicato da Sergio alle 8:32 AM 0 commenti