La Foto della Settimana

La Foto della Settimana
La Prima Carpa della Stagione

domenica 10 febbraio 2008


I TRICOTTERI
simili a farfalle, quando sono in volo, si riconoscono per le lunghe antenne, per il corpo notevolmente più grosso di quello delle effimere ma soprattutto, per le ali che sono quattro e quando l’insetto è fermo sono disposte a due a due ai lati del corpo in posizione obliqua, vengono chiamati comunemente dai pescatori “Sedge” o “Caddis”. Il ciclo dei tricotteri passa attraverso quattro stadi: Uovo, Larva, Pupa, Imago. Una volta uscite dall’uovo, le larve si nutrono di alghe, possono essere anche onnivore e carnivore, per proteggersi si costruisco degli astucci usando materiali vari che cementano con una secrezione. L’ astuccio può essere di tipo “fisso” cioè costruito su oggetti che si trovano nel letto del fiume come sassi e legni, oppure “mobile” in quanto costruito attorno all’insetto che lo trasporterà nei suoi movimenti tenendo fuori torace e zampe. In questo stadio, gli insetti che hanno questi astucci vengono comunemente chiamato portasassi o portalegna a seconda del materiale usato. Solo due famiglie trascorrono la loro vita allo stadio di larva completamente libere: la Ryacophila e la Hydropsiche.
Quando si avvicina il momento della trasformazione in pupa le larve sigillano le aperture dell’astuccio quasi del tutto, lasciando solo minuscoli aperture per la circolazione dell’acqua. Le specie che vivevano allo stadio libero, Ryacophila ed Hydropsiche, solo a questo punto costruiscono degli astucci che ancorano alle rocce del fondo e nei quali si rinchiudono. Le larve rimangono così chiuse una quindicina di giorni durante i quali avviene la trasformazione da larva a pupa. Una volta avvenuta la pupazione, l’insetto che esce dall’ astuccio, rimane sempre un insetto acquatico, ma ha assunto, sia pure in abbozzo, tutte le caratteristiche dell’insetto adulto, le zampe, le antenne, la caratteristica forma del corpo, le ali. Una volta che la pupa ha rotto l’involucro ed è uscita, rimane senza protezione anche per diverse ore e nuota rapidamente servendosi delle zampe intermedie, fino a raggiungere un supporto solido su cui aggrapparsi ed in questo caso la schiusa avviene fuori dell’acqua. In altro caso nuota fino alla superficie ed emerge con la testa, poi rompe l’involucro sul dorso da dove fuoriesce l’insetto adulto. In rari casi la trasformazione avviene sul fondo del fiume e l’insetto adulto sale direttamente alla superficie.
Le schiuse avvengono prevalentemente di notte. “L’imago” o insetto adulto, a seconda della specie, possonovivere da poche ore ad un paio di mesi prima di essere pronto per l’accoppiamento. Come per le effimere la ricerca dei due sessi, avviene in volo. Anche le tecniche di ovodeposizione differiscono da specie a specie. Alcune si immergono e raggiungono il fondo per ancorare le uova ad un ciuffo di erbe o ad un sasso del fondo e poi riemergono facilmente aiutate da una bolla d’aria che hanno intrappolato nel cavo delle ali al momento dell’immersione, altre addirittura volano immergendo di tanto in tanto l’addome in acqua per lasciar cadere le uova,. Anche questo insetto rimane preda dei pesci in ognuno dei suoi stadi vitali


LE EFFIMERE (Ephemerotteri)
Si tratta di insetti di piccole o medie dimensioni, gracili, con esoscheletro poco consistente e con colori smorti.Allo stadio adulto presentano delle caretteristiche inconfondibili, come le ali che vengono porttate erette sul corpo ed occhi ben sviluppati che nel maschio assumono dimensioni smisurate data la caratteristica di utilizzare solo la vista nella ricerca della compagna durante i voli nuziali. L’ordine degli ephemerotteri è diviso in una decina di famiglie che a loro volta si suddividono in una quindicina di generi e comprendono insetti di dimensioni variabili dai 22 mm della ephemera danica (mosca di maggio), ai 2-5 mm della caenis la più piccola. La loro vita si sviluppa attraverso 4 stadi, in particolare:

STADIO ACQUATICO
1.UOVO
2. NINFA

STADIO AERICOLO
3.SUBIMMAGINE
4. IMMAGINE

Dalla fuoriuscita dall’uovo, la ninfa ha durata media di vita che oscilla tra sei mesi e due anni. In questo periodo, l’insetto vive sempre sott’acqua respirando tramite le tracheobranchie, si nutre e cresce cambiando di tanto in tanto l’esoscheletro, un involucro esterno duro che ne costituisce lo scheletro e che cambiano di tanto in tanto con l’accrescimento.

NINFE SCAVATRICIGrazie alle forti mandibole scavano gallerie fra il fango e la sabbia del fondo dei fiumi.

NINFE PIATTELa loro forma larga e piatta gli da il nome, questo le aiuta a sopportare le correnti tumultuose e vivono aderendo alle pietre del fondo dei fiumi.

NINFE NUOTATRICISi spostano nuotando più o meno velocemente, vivendo generalmente nel muschio che si forma tra i sassi.

NINFE STRISCIANTINuotano raramente e lentamente, vivendo nei fondali fangosi o sabbiosi ricchi di detriti e per muoversi preferiscono camminare.

Una volta raggiunta la maturità ed in presenza di condizioni favorevoli, la ninfa di effimera si affaccia nel mondo aereo per il breve ciclo che la porterà nel giro di uno o due giorni, alla riproduzione ed alla morte. Il nome di effimere si riferisce, appunto alla breve vita dell’insetto adulto. Il momento fondamentale della vita dell’insetto si definisce schiusa ed alla sua straordinaria trasformazione nel corpo, perderà la capacità di nutrirsi (l’insetto adulto infatti non possiede che un malformato apparato digerente, al contrario dello stato ninfale) e perderà l’apparato respiratorio subacqueo a favore di un apparato respiratorio adatto all’aria aperta. Quando una ninfa è pronta per sfarfallare lo si capisce soprattutto dal colorito lucido e scurissimo delle sacche alari rappresentati da quegli astucci che appunto contengono un abbozzo di ali durante la vita acquatica dell’insetto.Diversi sono i comportamenti che le ninfe hanno in questa fase:Salgono in superficie per effetto di bolle d’aria che si creano nel corpo ancorandosi alla pellicola superficiale con la parte superiore del corpo. Rompendo l’involucro ninfale l’insetto esce direttamente all’aria. In altri casi l’insetto sale verso la superficie alternando nuoto veloce a pause durante le quali rimane perfettamente immobile. La trasformazione avviene nel modo descritto in precedenza. Altre ninfe si arrampicano erbe affioranti o su sassi o raggiungono la riva camminando sul fondo. In questi casi la trasformazione avviene fuori dall’acqua.Alcune si ancorano ad un sasso o all’erba del fondo, si trasformano in insetto alato e raggiungono camminando la riva o si lasciano trasportare verso la superficie dell’acqua.

I pescatori a mosca definiscono l’insetto che fuoriesce come insetto alato adulto “Dun”o “Subimmagine”. Nel giro di poche ore, l’insetto subisce un’ulteriore trasformazione assumendo finalmente tutte le caratteristiche dell’insetto finito: nel gergo piscatorio, “Immagine” o “Spinner”. Solo adesso l’insetto potrà cercare il proprio partner per l’accoppiamento, terminato il quale, i maschi moriranno, mentre le femmine ritorneranno sull’acqua per compiere l’ultimo atto della loro breve vita: la deposizione delle uova. Dopo questa ultima fase sopraggiungerà la morte e quindi l’ultimo stadio della loro vita definito “Spent”. I pesci si nutrono delle Effimere in ognuno di questi stadi.

Carpa in....ricerca.